Primo trimestre

Questo è il periodo di adattamento alle modifiche che la donna si appresta a subire dal punto di vista ormonale, fisico e psichico.

  • Nausea e vomito (emési gravidica): sintomi molto diffusi, presente quasi in tutte le donne anche se con intensità diversa. Solitamente aumentano tra la 7ª e la 10ª settimana, tendono a ridursi fino a scomparire dopo il primo trimestre. Di solito possono essere di aiuto alcune semplici norme comportamentali. Talvolta i sintomi sono così severi da portare a dimagrimento e disidratazione: i questi casi è necessario rivolgersi tempestivamente al medico per i provvedimenti del caso.
  • Alimentazione e malattie: oltre a seguire le norme comportamentali già citate, occorre fare attenzione alla possibilità di contrarre malattie attraverso gli alimenti, in particolare l’epatite A e la Toxoplasmosi. Una buona cottura di tutti gli alimenti, mette al riparo da ogni problema. Reperibili in internet utili suggerimenti per l’alimentazione che si possono scaricare gratuitamente.
  • Lavoro: tutte le donne svolgono un lavoro, casalinghe incluse. Non tutte sanno che esiste una legge a tutela delle donne lavoratici madri. Questa legge tutela i lavori insalubri, usuranti o gravosi (turni di notte), a rischio chimico-biologico-fisico, ma solo per chi svolge un lavoro come dipendente (pubblico o privato) ed a tempo pieno.
  • Minaccia d’aborto
  • Sessualità: nessun dato della letteratura scientifica documenta che l’attività sessuale abbia un ruolo nel determinare aborto o comunque arrecare danno alla gravidanza. Ovviamente la sessualità deve rappresentare un momento di piacevole intimità della coppia da vivere con lo slancio che lo caratterizza e non deve essere gravata da ansie e dubbi di alcun tipo. La consapevolezza che l’evento abortivo può verificarsi indipendentemente dall’atto sessuale, aiuterà la coppia ad unirsi serenamente: se invece non si è del tutto convinti di questo, allora è meglio evitare, piuttosto che dover poi convivere con sensi di colpa.